Cara Signora,
La sua inquietudine è del tutto giustificata: la gente viene raggiunta troppo spesso da notizie riportate in maniera impropria ed allarmante dai media. Per giornali e televisione una buona notizia non fa notizia, la notizia “vera” che attira l’attenzione è “cattiva”. Per questo gli studi che mostrano effetti positivi di alcune terapie non vengono messi in risalto. Partiamo da una semplice ma rassicurante affermazione che non può trovare smentita: la pillola contraccettiva non è pericolosa. I benefici dell’assunzione della pillola superano i possibili ma rari effetti avversi. Il rischio zero non esiste, e non può esistere, ma dai dati della letteratura scientifica, sappiamo che le donne che usano la pillola hanno un rischio diminuito di tumori, patologia mammaria e genitale (fibromi, cisti ovariche, endometriosi), sindrome premestruale, infiammazione pelvica, osteoporosi, anemia. Globalmente vi è una riduzione del 12% della mortalità. Tutto questo assumendo la pillola per lunghi periodi, anche per decenni, senza le inutili, periodiche e frequenti interruzioni praticate senza motivo solo da noi in Italia. Il risvolto della medaglia è un modesto aumento del rischio di trombosi venosa, che peraltro si verifica abitualmente nei primi mesi di assunzione, come in tutte le condizioni in cui si modifica l’assetto ormonale, ad esempio durante la gravidanza ed il puerperio, che aumentano molto più della pillola il rischio di trombosi. In termini numerici assoluti il rischio è veramente molto basso (8-10 casi in più su 100.000 donne per anno) e solo nelle donne che hanno una predisposizione alle trombosi, purtroppo non valutabile in maniera efficace. Infatti, le linee guida internazionali non prevedono assolutamente di eseguire i test per la valutazione della predisposizione alle trombosi. E’ un vezzo tipicamente italiano spendere denaro pubblico invano, per eseguire esami del sangue inutili e molto costosi. Se lei li ha eseguiti, ha un motivo in più per stare tranquilla.
Per donne non obese, in buona salute, senza una storia di trombosi o altri fattori di rischio, assumere una pillola o un’altra non si traduce in differenze rilevanti. Una pillola può essere più adatta di un’altra nel singolo caso, ma globalmente la pillola in quanto tale deve essere comunque considerata una grande alleata per la salute della donna.
Cordialmente